Tanti anni fa c’era una scuola in cui gli errori di grammatica non venivano segnati. Nessuna matita rossa o blu, a seconda dei casi. Senza preoccuparsi troppo degli errori più comuni della grammatica italiana gli alunni erano autorizzati a scrivere in totale libertà.

Poi mi sono svegliato.

Potete essere studenti stranieri che vogliono imparare l’italiano, oppure studenti italiani obbligati a farlo. In entrambi i casi gli errori grammaticali sono comuni e si presentano con una frequenza imbarazzante e inquietante soprattutto all’inizio dei nostri studi. Ma non è sempre così. La prova che gli errori grammaticali, ortografici e di punteggiatura non riguardano solo gli studenti delle elementari, oppure quegli allievi stranieri che hanno da poco iniziato ad imparare l’italiano, ce lo dimostrano i dati.

Il 45% di uomini e donne italiani hanno problemi con l’apostrofo, percentuale che in alcuni casi sale addirittura al 68%. Altri non riescono a digerire il congiuntivo (23%), come se si trattasse di un piatto troppo pesante che preferiscono sostituire con un più leggero indicativo. Stesso discorso per la punteggiatura (18%) liberamente inserita all’interno della frase e degli errori ortografici (55%).

Perciò cari studenti stranieri che avete deciso di imparare l’italiano a Venezia e vi siete iscritti ai corsi della Easy Italian Language & Art: niente panico.

Anche noi italiani di errori ne facciamo; e parecchi!

Esempi di errori grammaticali più comuni nella lingua italiana

Imparare la lingua italiana è spesso simile a una sfida a boxe. Si può vincere ai punti oppure perdere per un KO tecnico. Ognuno di noi sa quando ha iniziato ad imparare l’italiano che è questione di attenzione, di studio e soprattutto di validi insegnanti. Gli errori più comuni e quelli più divertenti della lingua italiana ci aiutano a capire le difficoltà che anche un italiano può incontrare con la sua stessa lingua.

L’apostrofo VS lo apostrofo

Ci sono errori molto comuni nella lingua italiana che riguardano l’apostrofo. Senza scendere troppo in dettagli di analisi grammaticale – per questo ci sono i corsi di italiano e i manuali – possiamo affermare con assoluta certezza che:

Qual è non vuole l’apostrofo.

Non è questione di pedanteria, visto che questo è uno degli errori di grammatica più comuni della lingua italiana.

E ricordate che l’apostrofo nella lingua italiana è come Mike Tyson nel pugilato. Occorre fare molta, molta attenzione quando ve lo trovate davanti.

Il congiuntivo: che egli stesse VS che egli stasse

Tra gli errori grammaticali più comuni in italiano quelli relativi al congiuntivo sono tra i più numerosi. Saper usare bene il congiuntivo è come giocare a tennis affidandosi, tanto per semplificare, all’impeccabile strategia di Federer e all’istinto di Nadal. In questa sfida con la grammatica italiana molti di noi finiscono per fare una figura terribile generando alcuni tra gli errori più divertenti della lingua italiana. Qualche esempio?

Vengo a cena con te a patto che smetti di

parlare di lavoro.

La frase corretta diventa:

Vengo a cena con te a patto che tu smetta di

parlare di lavoro

 

Oppure.

Ieri sono andata in piscina nonostante ero

molto stanca

Ieri sono andata in piscina nonostante fossi molto stanca

Questione di studio, attenzione e orecchio.

Gli accenti e gli errori più comuni nella lingua italiana 

Gli accenti danno ritmo alle parole e spesso sbagliare accento produce inaspettati cambiamenti di significato. Gli italiani incorrono spesso in errori di questo tipo, molto più spesso di quanto non vorremmo onestamente ammettere.

con l’accento lo usiamo alla terza persona singolare:

Michele dà un bicchiere d’acqua all’ospite.

Mentre se usato come preposizione semplice diventa:

Il nuovo studente viene da Venezia.

 Se invece il da è impiegato come imperativo si aggiunge l’inafferrabile apostrofo:

Da’ un bicchiere d’acqua al tuo amico.

E badate non si tratta di dettagli di poco conto visto che questi sono tra gli errori più comuni della lingua italiana.

Errori grammaticali divertenti: l’amore

 Ah l’amore. Quanti ricordi. Imbarazzanti bigliettini e lettere che non faresti leggere neppure al tuo più caro amico o all’amica più cara. I più intraprendenti hanno investito il loro futuro amoroso sui muri, perché il mattone si sa anche in amore è un investimento certo. Spesso però simili atti di coraggio hanno offuscato le facoltà intellettive degli amanti generando errori divertenti.

Nei tunnel della metropolitana, di fronte al muro di casa dell’amata campeggiano scritte come questa:

Con te accanto posso rinunciare ha tuttoanche all’italiano

aggiunge un accorto passante.

Senza di te la mia vita non a senzo

Segno evidente che l’amore rende ciechi anche di fronte alla grammatica.

Mi ai lasciato il segno

Prosegue un altro spasimante ignaro delle regole grammaticali.

Oppure:

Ti amo quore mio

A questo punto le dimostrazioni di come ogni innamorato sia ostile alle regole grammaticali dovrebbero risultare evidenti.

Errori grammaticali divertenti: i cartelli

 

 Noi italiani parliamo molto. Comunichiamo in tutti i modi possibili, ne sono un buon esempio i nostri gesti più conosciuti. Quando non possiamo usare la gestualità e la voce ci affidiamo alla scrittura. Si tratta di avvisi per impedire un parcheggio, per comunicare delle richieste. E ancora più spesso troviamo in questi avvisi delle vere e proprie perle e alcuni degli errori più divertenti della lingua italiana.

Di solito al citofono si suona, alla porta si bussa, al cellulare si risponde.

Ma non è sempre così, visto che come dimostra questo cartello il proprietario del ristorante sembra pensarla in maniera diversa:

 

Per ordinazioni bussare al citofono

Un buon modo di difendersi dalle cattive intenzioni del prossimo, anche se grammaticalmente scorretto. Ma, in questo caso è l’intenzione che conta.

 

La malazzione è degna di chi la fa!

Ci sono poi frasi che diventano incomprensibili anche per un italiano, proprio come questa:

 

Si preca tutti le pesone che abitan qui detro si preca di chiudere il potonne tutti vote che escano etrano grazie

 

e vere e proprie minacce a cui dovremmo prestare la massima attenzione:

Il pubblico si riceve nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 previo appuntamento telefonico. L’altri giorni dobbiamo lavorare. Si prega di non essere insistenti altrimenti ci vedremo costretti, anche se contrario alla nostra educazione, a prendervi a parolacce ed insulti

 

Libri per imparare a parlare italiano (e riderci sopra)

Quest’ultimo paragrafo è dedicato a chi desidera imparare la lingua italiana attraverso gli errori più comuni e divertenti. Libri su cui riderci sopra, ma che proprio per questo diventano strumenti utili per apprendere con leggerezza e una buona dose di umorismo la nostra lingua.

 

Io speriamo che me la cavo (di Marcello d’Orta).

Una raccolta spassosa di sessanta temi scritti da alunni delle elementari da cui è stato tratto un film commovente e divertente. Storie assurde e spiritose per capire la lingua italiana attraverso gli errori più divertenti e assurdi.

 

Il libro degli errori (di Gianni Rodari).

Filastrocche e raccontini all’insegna degli errori più comuni della lingua italiana. Non troverete noiosi esercizi grammaticali, ma un racconto giocoso che mette in scena le regole della nostra lingua con leggerezza e intelligente umorismo.

 

Scoppia il maiale ferito un contadino (di Tiziano Resca e Paolo Stefanato).

Notizie assurde e strampalate che arrivano ogni giorno alle redazioni dei giornali e che non vengono pubblicate. Viene da chiedersi se siano vere o meno e la risposta vi sorprenderà.

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